io c'ero! E mi ero divertito da matti! Al primo accordo di Be here now, catapultati 20 metri in avanti contro le transenne, che dolore piacevole! E urlavo con un urlo forte fisso come un invasato! ghghghgh
It's gettin' better man !!
Say summat, shout it from the rooftops of yer head...
In giro a Milano c'è un casino che non si riesce a camminare, causa shopping natalizio (ma non c'era la crisi? Quella dei disfattisti pessimisti catastrofisti ambientalisti interisti comunisti? E poi gli hotel tutti pieni?). Non si riesce neanche a muoversi, e proprio quando serve perchè porca zozza ho incontrato (perchè è come una persona) per strada il tram con su le immagini degli Oasis e non ce l'ho fatta a fotografarlo, è venuto fuori all'improvviso velocissimo, sembrava che facesse apposta a scappare! Forse dovevo corrergli dietro, ma poi mi avrebbero preso per malato di mente (Marco non sarebbe una novità). L'ho incontrato proprio dove avevo incontrato Liam negli anni '90, in via Torino davanti al negozio Tutto per lo sport 2, che comprava le scarpe insieme a un bodyguard. Non sapevo che il tram fosse ancora in giro, 2 mesi dopo l'uscita del cd.
Vi prego se lo vedete fategli una foto e mandatemela, grazie, vi pago, vi contraccambio, vi summat, vi qualcosa!
Ha su le immagini di loro come nei miei siti con l'H nella stella dell'Hollywood di Milano, e le scritte "la stella della moda con le stelle della musica" e "dig out your soul".
Anche se la foto viene in movimento non importa, anzi meglio, perchè...
Vi prego se lo vedete fategli una foto e mandatemela, grazie, vi pago, vi contraccambio, vi summat, vi qualcosa!
Ha su le immagini di loro come nei miei siti con l'H nella stella dell'Hollywood di Milano, e le scritte "la stella della moda con le stelle della musica" e "dig out your soul".
Anche se la foto viene in movimento non importa, anzi meglio, perchè...
disco volante azzurro o cd giapponese Verbatim vinyl? :) Immagini in movimento, il 2009 per Milano è il centenario del Futurismo, movimento artistico destrissimo, italiano, milanese.
il famoso "La città che sale" di Boccioni, che in inglese è City rises o Rising City, ovvero il Manchester City che sale...seeeeeee....che sta scendendo...sempre di più... :((
Carlo Carrà (non Raffaella :), artista del Futurismo, "Partita di calcio" (Football match), 1934, sembra il City! (ma era l'Italia, campione del mondo per la prima volta nel 1934, poi 1938, 1982, 2006)
sfilata Missoni ispirata dal Futurismo, Milano settembre '08, collezione primavera-estate 2009
Il ballo di Malabarba, Roma.
diavolo milanista :)
Il cappello sembra quello da cowboy di Liam nel nuovo video.
Vi Veri Veniversum Vivus Vici
(con la forza della Verità in Vita ho conquistato l'universo)
(con la forza della Verità in Vita ho conquistato l'universo)
“ Il ballo di Malabarba si prefigge il compito di imporre il buongusto…con incursioni di un’ora insegniamo che la poesia è nell’azione “
I sinistri anti-Berlusca avrebbero scritto "insegnamo" senza i... la mettono quando non si deve, come la loro fan page "quando morirà Berlusconi festeggierò sulla sua tomba"...con la i... GNURàNT
(tra l'altro nella lingua italiana il doppio futuro nella principale e nella subordinata è sbagliato, è come in spagnolo... La nostra prof di italiano urlava: LA CONSECUTIOOOOOO TEMPORUUUUUUM !!!)
L'immagine è presa dal film "V for vendetta", con Natalie Portman (nel film viene poi rasata a zero come un militare), nata il 9 giugno come me, Gemelli, a Gerusalemme. V come vendetta, velocità del futurismo, Vodafone :), Venezia (maschera veneziana), vittoria, V come il simbolo femminile del Codice da Vinci qui vicino a me nell'Ultima Cena (simbolo usato anche nei gradi militari), che si trova tra casa mia e la caserma dove ho fatto il militare. Il simbolo della V è come quello dell'uomo Vitruviano, di da Vinci, che era a Venezia e poi a Milano (fa rima :). La V, già nella mitologia greca, era la lettera rappresentante per eccellenza la femminilità, grazie al suo suono dolce ed acido contemporaneamente, rappresentava la sfaccettatura così varia di una donna, così come la doppiezza del mio segno dei Gemelli, il cui numero è il 5, cioè V nei numeri romani (il 5 noVembre del film). Sono romani i numeri dell'orologio del Big Ben di Londra (vedi il post anti-Capodanno, molto londinese e romano), luogo del più grande detective, Sherlock Holmes, cioè io :)), dove è ambientato V for Vendetta.
Tutto questo e molto altro che non posso dire.
(tra l'altro nella lingua italiana il doppio futuro nella principale e nella subordinata è sbagliato, è come in spagnolo... La nostra prof di italiano urlava: LA CONSECUTIOOOOOO TEMPORUUUUUUM !!!)
L'immagine è presa dal film "V for vendetta", con Natalie Portman (nel film viene poi rasata a zero come un militare), nata il 9 giugno come me, Gemelli, a Gerusalemme. V come vendetta, velocità del futurismo, Vodafone :), Venezia (maschera veneziana), vittoria, V come il simbolo femminile del Codice da Vinci qui vicino a me nell'Ultima Cena (simbolo usato anche nei gradi militari), che si trova tra casa mia e la caserma dove ho fatto il militare. Il simbolo della V è come quello dell'uomo Vitruviano, di da Vinci, che era a Venezia e poi a Milano (fa rima :). La V, già nella mitologia greca, era la lettera rappresentante per eccellenza la femminilità, grazie al suo suono dolce ed acido contemporaneamente, rappresentava la sfaccettatura così varia di una donna, così come la doppiezza del mio segno dei Gemelli, il cui numero è il 5, cioè V nei numeri romani (il 5 noVembre del film). Sono romani i numeri dell'orologio del Big Ben di Londra (vedi il post anti-Capodanno, molto londinese e romano), luogo del più grande detective, Sherlock Holmes, cioè io :)), dove è ambientato V for Vendetta.
Tutto questo e molto altro che non posso dire.
Natalie Portman shaved as a soldier :)
in a vision of the future...
La frase detta dal protagonista V, "E' il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria" (miiii che reazionario...), è molto simile ad un'altra pronunciata dal Merovingio in Matrix Reloaded, diretto dai fratelli Wachowski, produttori del film V for Vendetta ("an uncompromising vision of the future from the creators of the Matrix triology"). Il concetto si riferisce al III principio della dinamica di Newton (che ha dato il nome a un album degli Oasis :)), chiamato "Principio di azione e reazione".
Le frasi prese da Shakespeare: "Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni" (pronunciata da Viola nella Dodicesima notte) e "Io faccio tutto ciò che è degno di un uomo, chi osa di più non lo è" (dal Macbeth).
E a proposito della V... ehehehe ...il dito medio versione inglese... Noel con Paul Mathur. Anche nella fotina mia che uso per le web stavo facendo una V...ma quella della vittoria come Paul nella foto... ma nella mia si vede quasi un dito solo ehehehe
Noel come macchina ha un'inglesissima Jaguar Mark II° (una volta aveva una Rolls Royce color cioccolato svizzero :), che è degli anni '60 (1959-1967, quando è nato lui). La usa solamente per andare dal cancello della sua villa all'ingresso dell'abitazione, perchè non ha la patente. Il risultato è che in questi anni ha accumulato ben quattordici chilometri e mezzo. Adesso la vende, visto che ne può fare anche a meno, oppure rimarrà in garage a Chalfont St. Giles (molto francese :), nel Buckinghamshire (fa tutto molto Codice Da Vinci...). "Non ho mai fatto la patente, mai preso una lezione, uso la macchina solo per andare avanti e indietro fino al cancello. Avrà su più o meno nove miglia".
Idolo assoluto. Sembra quanto uso io la macchina :), un vero principe non si sporca le mani a guidare troppo, ha l'autista.
Questa notizia è apparsa anche su Tempi, la rivista dei preti di ultra-destra del giovedì del Giornale di Berlusconi, in cui questa cosa di Noel viene esaltata :)
23/1/09 - Le pagine culturali de Il Giornale di Silvio di oggi erano spettacolari... di arte. Un articolo su Marinetti versione erotica, "Ecco le istruzioni per fare i futuristi anche a letto", la cui vita sentimentale era stata molto movimentata (questa mi sembra di averla già sentita eh...), e anche un articolo sul Canova (non il prof dello Iulm...).
E questo stupendo articoletto, degno di entrare nel mio libro anti-francia, con dei punti stupendi:
UN'ALTRA MOSTRA SUGLI IMPRESSIONISTI FRANCESI? NO, GRAZIE
Non se ne può più. E' vero che fare una mostra sugli impressionisti francesi è sempre un toccasana per le casse dei musei. Però il troppo è troppo. E per due motivi fondamentali: uno critico e l'altro di correttezza. Veniamo al primo. La caratteristica basilare di gran parte di queste mostre che ormai da anni sono snocciolate sul territorio nazionale è l'assoluta acriticità, cioè l'appiattimento critico su modelli in gran parte imposti. Ciò vuol dire che gli "indiscussi" valori degli impressionisti dovrebbero essere "ridiscussi", in quanto si tratta di posizioni critiche affermatesi quando Parigi era il centro mondiale dell'arte. Ma ne è passata di acqua sotto i ponti. E i nostri macchiaioli e i divisionisti nulla hanno di meno di tanti impressionisti, invece ben più osannati (e valutati). E veniamo al secondo punto. Spesso le mostre sugli impressionisti non mantengono quanto promesso. Esempio: "Van Gogh ed i suoi amici". Traduzione: 5-6 dipinti di Van Gogh ed oltre 60 degli amici! Significa prendere in giro il pubblico che sta in fila per ore perchè gli hanno insegnato che gli impressionisti "sono i migliori". Ma chi l'ha detto? I francesi. Ah, bè. Forse sono gli stessi francesi che stanno cercando di annacquare il futurismo, facendolo passare per un'appendice del cubismo... Paradossalmente, spesso queste mostre hanno messo in luce la scarsa qualità di opere e artisti esposti...
E questo stupendo articoletto, degno di entrare nel mio libro anti-francia, con dei punti stupendi:
UN'ALTRA MOSTRA SUGLI IMPRESSIONISTI FRANCESI? NO, GRAZIE
Non se ne può più. E' vero che fare una mostra sugli impressionisti francesi è sempre un toccasana per le casse dei musei. Però il troppo è troppo. E per due motivi fondamentali: uno critico e l'altro di correttezza. Veniamo al primo. La caratteristica basilare di gran parte di queste mostre che ormai da anni sono snocciolate sul territorio nazionale è l'assoluta acriticità, cioè l'appiattimento critico su modelli in gran parte imposti. Ciò vuol dire che gli "indiscussi" valori degli impressionisti dovrebbero essere "ridiscussi", in quanto si tratta di posizioni critiche affermatesi quando Parigi era il centro mondiale dell'arte. Ma ne è passata di acqua sotto i ponti. E i nostri macchiaioli e i divisionisti nulla hanno di meno di tanti impressionisti, invece ben più osannati (e valutati). E veniamo al secondo punto. Spesso le mostre sugli impressionisti non mantengono quanto promesso. Esempio: "Van Gogh ed i suoi amici". Traduzione: 5-6 dipinti di Van Gogh ed oltre 60 degli amici! Significa prendere in giro il pubblico che sta in fila per ore perchè gli hanno insegnato che gli impressionisti "sono i migliori". Ma chi l'ha detto? I francesi. Ah, bè. Forse sono gli stessi francesi che stanno cercando di annacquare il futurismo, facendolo passare per un'appendice del cubismo... Paradossalmente, spesso queste mostre hanno messo in luce la scarsa qualità di opere e artisti esposti...